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LA DIETA CHETOGENICA

Dopo un attento studio dei principi su cui si basa questo protocollo dietetico e soprattutto dopo che di recente ha avuto la validazione da parte degli organi scientifici italiani, il Dott. Ballerini ha deciso di includerlo tra le opzioni de mettere a disposizione delle persone che chiedono il suo aiuto.

La dieta VLCKD (Very Low Calorie Ketogenic Diet)  è un protocollo che prevede un apporto calorico inferiore a 800 calorie giornaliere, caratterizzato da un basso contenuto di carboidrati (circa 40-70g di glucidi al giorno e di lipidi) ma, cosa fondamentale, con un apporto di proteine pari a circa 1,2 grammi per kg di peso ideale. Si tratta quindi di una dieta NORMOPROTEICA cosa che la rende l’unica dieta riconosciuta al di là di un normale approccio basato sui principi della dieta mediterranea.

Dieta chetogenica - Dott. Marco Ballerini - Terni (Umbria)

Dieta chetogenica – Dott. Marco Ballerini – Terni (Umbria)

Il principio su cui si basa la VLCKD è quello che un ridotto apporto dei carboidrati provochi un abbassamento dei livelli ematici di insulina con aumento di quelli di glucagone con conseguente riduzione dell’effetto antilipolitico dell’insulina stessa.

L’effetto è che vengono “bruciati” i grassi contenuti negli adipociti, il cosiddetto “tessuto adiposo bianco”, quello costituito fondamentalmente da grassi saturi e quindi difficilmente ossidabile (dimagrimento localizzato).

Una parte degli acidi grassi e il glicerolo così’ mobilizzati (idrolisi ad opera dell’enzima lipoprotein-lipasi), vengono utilizzati a scopi energetici, la quota rimanente viene metabolizzata a livello epatico in due processi detti rispettivamente “gluconeogenesi “ e “chetogenesi”.

La gluconeogenesi è il meccanismo attraverso l’organismo produce glucosio a partire da elementi non glucidici ed è stimolato dal glucagone.

La chetogenesi è un processo reversibile attraverso cui dagli acidi grassi liberi si formano i corpi chetonici che sono ossidati ad Acetil –CoA substrato metabolico del ciclo di Krebs. Tale processo si attiva in circa 72 ore ed è modulato dai livelli di insulina che devono essere mantenuti stabili evitando così l’istaurarsi di una cheto acidosi patologica.

Fondamentale è quindi il bilanciamento tra apporto glucidico e proteico.

L’effetto che si ottiene è un dimagrimento rapido a spese della massa grassa con mantenimento invece della massa magra.

Per chi è indicata questo tipo di dieta:

  1. Obesità con BMI > 30
  2. Sovrappeso con BMI > 25 se associato a comorbilità ( Diabete mellito di tipo II, dislipidemie, sindrome metabolica, apnee notturne, asma)
  3. Pazienti pre-bariatrici, candidati ad altro tipo di chirurgia per ridurre il rischio chirurgico e dell’anestesia.
  4. Pazienti sovrappeso/obesità residua post gravidanza
  5. Menopausa
  6. Infertilità maschile e femminile (sindrome dell’ovaio policistico)
  7. Emicrania associata a sovrappeso
  8. Adiposità localizzate

Per chi non è indicata:

  1. Diabete mellito di tipo I
  2. Insufficienza epatica grave
  3. Insufficienza renale e GF < 60 ml/min o creatinemia > 1.5 mg/dl
  4. Patologie cardiache gravi
  5. Patologie psichiatriche gravi
  6. Trattamento con diuretici non risparmiatori di potassio e ipokalemia non equilibrata
  7. Terapia cronica e sistemica con farmaci corticosteroidi
  8. Gravidanza e allattamento
  9. Infanzia e adolescenza
  10. Porfirie